attività "ferma" da un anno

Prato, si toglie la vita nella sua agenzia viaggi: "Conseguenza della crisi Covid"

I militari hanno trovato un biglietto d'addio in cui l'uomo ha scritto che era stanco e che non ce la faceva più

26 Feb 2021 - 10:38
 © ansa

© ansa

L'interruzione quasi totale della sua attività dovuta alla crisi Covid e alle restrizioni sugli spostamenti avrebbe portato un 68enne a togliersi la vita proprio all'interno della sua agenzia viaggi. E' accaduto a Seano di Carmignano, in provincia di Prato. "Da parte della giunta comunichiamo la massima vicinanza alla famiglia a cui si accompagna la riflessione su come questo tragico fatto sia conseguenza di una situazione nazionale critica, dove le attuali misure non sono sufficienti a tutelare le categorie di lavoratori maggiormente colpite", ha fatto sapere il sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti in una nota. Ad ogni modo, accertamenti sulle cause sono in corso da parte dei carabinieri. I militari hanno trovato un biglietto d'addio in cui l'uomo ha scritto che era stanco e che non ce la faceva più.

Come riportano i giornali locali, l'agente di viaggio è stato trovato morto dalla sua socia e da un amico, che da un paio di ore non avevano più sue notizie. Sul posto è intervenuto il personale sanitario, che ha solo potuto constatarne il decesso. L'uomo gestiva l'attività da 25 anni.

Covid, la protesta dei ristoratori da nord a sud: "Siamo a terra"

1 di 46
© Ansa  |  Milano
© Ansa  |  Milano
© Ansa  |  Milano

© Ansa |  Milano

© Ansa |  Milano

Il biglietto - Come riporta Il Tirreno, l'uomo ha lasciato un biglietto d'addio in cui ha scritto che non ce la faceva più e che era stanco perché non riusciva a mandare avanti la sua attività. Ha inoltre chiesto scusa al fratello, alla socia e al padrone della casa dove viveva. Doveva saldare alcuni affitti arretrati. 

“E' una vittima del Covid anche lui. Siamo abbandonati a noi stessi. Non lavoriamo più o comunque lavoriamo poco, ma le spese ci sono. Chiederò agli altri commercianti di organizzare un gesto simbolico: penso alla chiusura per due ore delle nostre attività, per ricordare a tutti che non abbiamo aiuti", ha detto alla Nazione Elmar Manfredi, titolare del bar accanto all'agenzia. “Da un anno - ha aggiunto al Tirreno - chiedo una riduzione dell'affitto e non ho ottenuto niente. Ho preso 2.800 euro di ristori. Sono spiccioli, che ci faccio? La verità è che tutti se ne fregano e il cerino resta in mano a noi".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri