Sotto la lente i 400 milioni di euro erogati tra il 2012 e il 2013. Le ipotesi di reato sono falso ideologico e truffa aggravata
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I carabinieri hanno eseguito perquisizioni presso la Direzione generale dell'Inps a Roma e nelle sedi regionali dell'ente previdenziale. L'operazione è stata disposta dalla procura di Nocera Inferiore (Salerno) nell'ambito di un nuovo filone dell'inchiesta Mastrolindo riguardante l'erogazione di incentivi a dirigenti e funzionari per la produttività nel biennio 2012-2013.
Secondo l'ipotesi investigativa, nel database dell'Istituto sarebbero stati inseriti dati falsi, maggiori di quelli reali, relativi alle ispezioni effettuate e ai rapporti di lavori annullati. Su questi dati falsi sarebbe avvenuta la verifica delle performance, ossia il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla Direzione generale, alla quale sarebbe poi seguita l'erogazione dei premi di produttività a dirigenti e funzionari dell'Istituto.
Solo per gli anni 2012 e 2013 le somme erogate ammontano a oltre 400 milioni di euro. I maggiori beneficiari dell'erogazione delle somme ottenute illecitamente sono, secondo l'ipotesi formulata dalla Procura di Nocera Inferiore, i dirigenti locali e centrali dell'Inps che hanno omesso i controlli sui dati immessi nel sistema informatico.
Al vaglio del sostituto procuratore, Roberto Lenza, le posizioni di diverse centinaia di ispettori, funzionari e dirigenti centrali e locali che avrebbero lucrato indebitamente somme erogate a titolo di incentivo e produttività.