L'indagine per violenza sessuale di gruppo, per ora senza indagati, verrà aperta in base a notizie di stampa, in attesa di una denuncia della ragazza
La Procura di Milano martedì aprirà formalmente un'inchiesta sulle presunte aggressioni e molestie sessuali che sei studenti belgi avrebbero subito la notte di Capodanno in piazza Duomo, come ha raccontato in una intervista su un quotidiano online del Belgio una delle vittime. L'indagine per violenza sessuale di gruppo, per ora senza indagati, verrà aperta in base a notizie di stampa, in attesa di una denuncia della ragazza, e sarà coordinata dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella. Gli accertamenti sono affidati alla polizia che nelle scorse ore ha acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza.
Gli agenti della Squadra Mobile delegati dalla Procura, stanno già scaricando le immagini delle telecamere e nelle prossime ore cominceranno ad analizzarle per cercare i riscontri al racconto della studentessa. Inoltre, stanno individuando gli altri componenti del gruppo per ascoltare la loro versione dei fatti. Di uno sono già stati reperiti i dati e il numero di telefono e nelle prossime ore verrà contattato, così come verrà contattata la ragazza per raccogliere le deposizioni.
La giovane di Liegi, che ha annunciato che sporgerà denuncia alle autorità del Belgio, domenica ha riferito che "l'aggressione è avvenuta dopo la mezzanotte, credo fosse passata da una ventina di minuti, all'ingresso della Galleria, non molto lontani dalla postazione in cui c'erano alcuni poliziotti in piazza Duomo", ai quali la comitiva di amici avrebbe chiesto dove poter trovare un taxi "per rientrare in sicurezza in albergo". Secondo la ragazza gli uomini delle forze dell'ordine non sarebbero stati in grado di accorgersi di quel che stava accadendo "perché eravamo dietro a una colonna. C'era molta confusione, moltissima gente. Siamo stati circondati da tanti uomini, credo fossero 30 o 40" che avrebbero cominciato ad allungare le mani. "Tutti siamo stati toccati. Non ci hanno spogliati, non siamo stati buttati a terra e non siamo caduti, anche perché era difficilemuoversi: c'era moltissima gente".