Quando il proprietario si è accorto che mancavano i soldi ha chiesto spiegazioni ai due operai che lo avrebbero aggredito
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Doveva essere un nascondiglio ingegnoso a prova di ladri, ma si è trasformato in un'amara sorpresa per un trentenne di Cadelbosco di Sopra, nel reggiano. L'uomo aveva scelto la cassetta di scarico del wc come luogo sicuro dove custodire 11mila euro in contanti e alcuni gioielli, racchiusi in una scatola di metallo. Ma la sua cassaforte "alternativa" non si sarebbe dimostrata a prova degli idraulici chiamati per alcuni lavori di manutenzione del bagno.
I due professionisti – un 40enne e il suo aiutante di 48 anni – avrebbero scoperto il contenuto occultato nello scarico sanitario durante il loro intervento, nel luglio 2022. Secondo l'accusa, dopo aver individuato e forzato il contenitore metallico, avrebbero preso i soldi e sarebbero poi spariti.
Solo al rientro in casa, la sera, il proprietario si è reso conto della sparizione. Incredulo, ha deciso di affrontare direttamente gli idraulici che gli erano stati raccomandati da suo padre.
Il confronto, iniziato come un semplice scambio di domande, è rapidamente degenerato. Gli idraulici hanno negato ogni responsabilità, ma la tensione è salita fino a sfociare in una violenta colluttazione. Ad avere la peggio è stato proprio il trentenne che ha riportato un trauma cranio-facciale e una dislocazione mandibolare, con una prognosi di 40 giorni.
La difesa, rappresentata dall'avvocato Claudio Bassi, offre una versione diversa della dinamica dell'aggressione: sarebbe stata la vittima a colpire per primo l'idraulico 40enne con un pugno, rompendogli gli occhiali, innescando così la reazione violenta.
Il processo per furto aggravato in concorso e, per il 40enne, anche di lesioni aggravate, è iniziato nei giorni scorsi davanti al giudice Michela Caputo e riprenderà a settembre.