Minacce anche ai familiari dei tre magistrati e lettere anonime inviate in Procura generale sono solo alcuni degli episodi segnalati dalla Pg di Palermo al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, organismo che fa capo alla Prefettura
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Per i tre pm del processo Open Arms è scattato l'allarme sicurezza. Dopo la richiesta di 6 anni di carcere per il ministro Matteo Salvini con le accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio, Marzia Sabella, Gery Ferrara e Giorgia Righi hanno ricevuto migliaia di messaggi di insulti e minacce via social e pesanti lettere intimidatorie. La Procuratrice generale di Palermo, Lia Sava, ha così richiesto l'intervento del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica.
La requisitoria del processo che vede imputato Salvini del divieto di sbarco, secondo l'accusa illegittimo, alla nave della ong spagnola Open Arms con a bordo 147 migranti, ha suscitato polemiche politiche e una durissima campagna social, con minacce di morte e insulti sessisti sotto le foto delle due pm del processo.
Minacce anche ai familiari dei tre magistrati e lettere anonime inviate in Procura generale sono solo alcuni degli episodi segnalati dalla Pg di Palermo al Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, organismo che fa capo alla Prefettura e che è deputato a decidere sulle misure di sicurezza. Post e minacce sono state trasmesse anche alla Procura di Caltanissetta, competente a indagare nei procedimenti che coinvolgono i magistrati di Palermo. Sabella, Ferrara e Righi stanno valutando se perseguire civilmente e penalmente gli autori dei messaggi