Il movimento annulla la manifestazione di Roma, mandando però nella Capitale una piccola rappresentanza. Lollobrigida: "Ho incontrato e sto incontrando agricoltori"
Prosegue in tutta Italia la protesta dei trattori. Dopo i mezzi giunti giovedì a Bussana, frazione di Sanremo, la mobilitazione indetta da Riscatto agricolo promette di allargarsi. Dopo aver annullato la maxi manifestazione di Roma, gli agricoltori hanno tuttavia confermato il corteo sul Grande Raccordo Anulare programmato per le 21. "Se non potremo salire sul palco dell'Ariston, saremo costretti a concentrare su Sanremo, a partire da venerdì, tutti i trattori dei presidi della Lombardia, del Piemonte e della Liguria", fa sapere il movimento. "Fino a oggi abbiamo dimostrato un alto senso di responsabilità, che però non è stato ripagato in quanto nessuno ha provveduto a contattarci sinora".
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"Non accettiamo le ultime informazioni avute tramite i media sulla volontà della Rai di far leggere un messaggio al conduttore Amadeus sul palco di Sanremo", sottolinea Riscatto agricolo. Per il movimento "far salire sul palco una delegazione di agricoltori riteniamo sia l'unica soluzione accettabile per dare il giusto significato alla grave crisi che l'agricoltura sta vivendo, viste le accorate manifestazioni che da settimane stanno colpendo l'Europa intera e l'Italia da nord a sud. Rinnoviamo, pertanto, la richiesta di contatto urgente con la Direzione della Rai, nonché con il direttore artistico e conduttore Amadeus, di un incontro per spiegare meglio i motivi della nostra azione, delle nostre proposte e delle nostre rivendicazioni", conclude Riscatto agricolo.
Intanto il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha affermato: "Le delegazioni degli agricoltori io le ho già incontrate e stiamo incontrando associazioni". Tutte le associazioni in Italia hanno con il governo un "rapporto dialettico". "Io non ho il problema di incontrare, quando penso che siano brave persone, ho incontrato tante delegazioni, o singoli o gruppi", ha proseguito. Il ministro ha ricordato che esiste un "arcipelago di situazioni, ma che ci sono alcuni che evidentemente vengono usati come testimonial di posizioni che hanno poco a che fare con la rappresentanza".
"Fermi gli interventi già adottati e in precedenza ricordati, nonché tutte le altre misure agevolative vigenti per il comparto agricolo, è in corso di valutazione l'intervento in materia di esenzione dell'Irpef per gli imprenditori agricoli che necessitano di un effettivo sostegno, eventualmente prevedendo specifiche franchigie". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in question time al Senato. "Tale misura, quindi potrà essere, inserita nel primo veicolo normativo utile - che potrebbe essere anche il decreto legge Milleproroghe attualmente all'esame della Camera".
Sulla questione è intervenuto anche il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. "Io credo che gli agricoltori vadano ascoltati. Ci deve essere un dialogo, un'apertura in vista della sostenibilità delle piccole e medie aziende e per il futuro delle aree rurali".
Riscatto agricolo ha poi annullato la manifestazione in piazza San Giovanni a Roma. "Si ritiene di non procedere con la manifestazione in programma, ma di portare solo una delegazione di 10 trattori a San Giovanni, a simbolo della protesta", ha comunicato il movimento in una nota. "Tutti i manifestanti con i loro mezzi agricoli resteranno a sensibilizzare l'opinione pubblica, rimanendo ai presidi. Il tutto per non incrinare ulteriormente il grande appoggio sino a oggi ricevuto da tutti i cittadini italiani, che già da molti giorni stanno sostenendo e incitando la resistenza degli agricoltori, nonostante i tanti disagi che le manifestazioni hanno portato nelle strade italiane".
Venerdì mattina partiranno con il primo volo per Roma anche i pastori e gli agricoltori sardi. "Saremo un centinaio dalla Sardegna e porteremo la voce e la protesta della nostra campagne con la nostra presenza e i nostri striscioni", ha affermato Roberto Congia, uno dei portavoce della protesta nell'isola. Attesa, soprattutto, di risposte: "Vogliamo risposte e fatti concreti: sarà una marcia in città a piedi, ma se non dovessimo avere dal ministero delle garanzie, il movimento è pronto a entrare nella Capitale anche con tutti i suoi trattori". Qualcuno rimarrà comunque anche al presidio del varco Dogana del porto di Cagliari, dove si è giunti alla nona notte di sit-in. Lo stop alla protesta cagliaritana sarà eventualmente stabilito e concordato insieme al coordinamento nazionale.
Nel nostro Paese, la rivolta si basa su due pilastri principali: un livello di retribuzione giudicato inadeguato e il ricollocamento dei sussidi. Tra le altre istanze, gli agricoltori chiedono una maggiore tutela del Made in Italy, e si oppongono all'aumento del prezzo del gasolio.