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"Evidentemente alla Corte europea di Strasburgo non è stata riportata la situazione italiana e non è stata fotografata la forza delle mafie e l'esigenza che i mafiosi non comunichino con l'esterno dei penitenziari". Lo ha sottolineato il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, commentando la condanna dell'Italia per il carcere duro inflitto al boss Provenzano nonostante le condizioni di salute.