la confessione in Aula

Psichiatra uccisa a Pisa, Gianluca Paul Seung condannato all'ergastolo

L'uomo ha ammesso in aula di essere l'autore dell'omicidio: il 21 aprile 2023 aggredì la dottoressa causandole ferite mortali

16 Ott 2024 - 21:27
 © Da video

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La corte di Assise di Pisa ha condannato all'ergastolo Gianluca Paul Seung per l'omicidio della psichiatra Barbara Capovani, di cui era paziente e che lui aggredì davanti al reparto il 21 aprile 2023 causandole ferite mortali. Seung, che ha ammesso in aula di essere l'autore dell'omicidio, è stato anche condannato al risarcimento alle parti civili e alle spese processuali.

La confessione

 Il 34enne ha confessato in aula l'omicidio durante l'udienza del processo apertosi a dicembre del 2023 a Pisa. L'uomo, ex paziente della vittima, per la prima volta aveva ammesso le sue responsabilità con i periti che dovevano valutare la sua capacità di intendere e di volere. "Confesso, confermo a tutto il mondo, con coraggio e non con spavalderia, con senso di giustizia e lealtà verso i cittadini, di essere l'aggressore di Barbara Capovani e di averla portata alla morte il 21 aprile del 2023 a Pisa nell'ospedale Santa Chiara, davanti al reparto di psichiatria dove lavorava", ha affermato oggi, 16 ottobre, Seung durante l'udienza. "Erano le 17.53 quando mi sono recato lì mascherato e l'ho colpita con un oggetto contundente - ha raccontato ancora Seung con calma e lucidità - sono andato lì per sfregiarla ma non per ucciderla, non è stato niente di premeditato".

"Volevo solo che perdesse i sensi, ma poi..."

 L'uomo ha parlato per circa un'ora, rivolgendo accuse deliranti alla vittima. "Capovani è rimasta illesa da tutte le mie segnalazioni - ha detto - ed è per questo che nell'aprile 2023 ho deciso di fare quello che ho fatto". Seung ha anche affermato che voleva "solo che la dottoressa perdesse i sensi per poter scappare ma le urla della signora delle pulizie mi hanno sorpreso, è per questo che ho colpito più forte e veloce, volevo solo far prima e scappare. Se non avessero capito che ero stato io, dopo un po' di tempo avrei confessato".

La difesa aveva chiesto di "escludere la premeditazione, è incapace di intendere e volere"

 Gli avvocati difensori di del 34enne nel corso delle loro arringhe hanno "sostenuto l'incapacità di intendere del loro assistito e quindi hanno chiesto una sentenza assolutoria: in subordine, se giudicato capace, allora di derubricare il reato da omicidio volontario in preterintenzionale e di escludere l'aggravante della premeditazione". I legali Gabriele Parrini e Andrea Pieri hanno ripreso i passaggi della confessione di Seung che ha raccontato il delitto spiegando però "di avere agito con l'intento di colpire" la psichiatra "per sfregiarla e non certo per ucciderla, tanto che con i primi colpi ho trattenuto la forza". Sulla base di questo racconto, i difensori hanno chiesto la derubricazione dl reato e l'esclusione dell'aggravante della premeditazione. L'accusa aveva invece chiesto per l'imputato la condanna all'ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi.

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