L'uomo ha ammesso in aula di essere l'autore dell'omicidio: il 21 aprile 2023 aggredì la dottoressa causandole ferite mortali
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La corte di Assise di Pisa ha condannato all'ergastolo Gianluca Paul Seung per l'omicidio della psichiatra Barbara Capovani, di cui era paziente e che lui aggredì davanti al reparto il 21 aprile 2023 causandole ferite mortali. Seung, che ha ammesso in aula di essere l'autore dell'omicidio, è stato anche condannato al risarcimento alle parti civili e alle spese processuali.
Il 34enne ha confessato in aula l'omicidio durante l'udienza del processo apertosi a dicembre del 2023 a Pisa. L'uomo, ex paziente della vittima, per la prima volta aveva ammesso le sue responsabilità con i periti che dovevano valutare la sua capacità di intendere e di volere. "Confesso, confermo a tutto il mondo, con coraggio e non con spavalderia, con senso di giustizia e lealtà verso i cittadini, di essere l'aggressore di Barbara Capovani e di averla portata alla morte il 21 aprile del 2023 a Pisa nell'ospedale Santa Chiara, davanti al reparto di psichiatria dove lavorava", ha affermato oggi, 16 ottobre, Seung durante l'udienza. "Erano le 17.53 quando mi sono recato lì mascherato e l'ho colpita con un oggetto contundente - ha raccontato ancora Seung con calma e lucidità - sono andato lì per sfregiarla ma non per ucciderla, non è stato niente di premeditato".
L'uomo ha parlato per circa un'ora, rivolgendo accuse deliranti alla vittima. "Capovani è rimasta illesa da tutte le mie segnalazioni - ha detto - ed è per questo che nell'aprile 2023 ho deciso di fare quello che ho fatto". Seung ha anche affermato che voleva "solo che la dottoressa perdesse i sensi per poter scappare ma le urla della signora delle pulizie mi hanno sorpreso, è per questo che ho colpito più forte e veloce, volevo solo far prima e scappare. Se non avessero capito che ero stato io, dopo un po' di tempo avrei confessato".
Gli avvocati difensori di del 34enne nel corso delle loro arringhe hanno "sostenuto l'incapacità di intendere del loro assistito e quindi hanno chiesto una sentenza assolutoria: in subordine, se giudicato capace, allora di derubricare il reato da omicidio volontario in preterintenzionale e di escludere l'aggravante della premeditazione". I legali Gabriele Parrini e Andrea Pieri hanno ripreso i passaggi della confessione di Seung che ha raccontato il delitto spiegando però "di avere agito con l'intento di colpire" la psichiatra "per sfregiarla e non certo per ucciderla, tanto che con i primi colpi ho trattenuto la forza". Sulla base di questo racconto, i difensori hanno chiesto la derubricazione dl reato e l'esclusione dell'aggravante della premeditazione. L'accusa aveva invece chiesto per l'imputato la condanna all'ergastolo con isolamento diurno per 18 mesi.