A "È Sempre Cartabianca" uno dei migranti che vive in condizioni precarie e malsane: "Prendo 25 euro al giorno"
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A pochi chilometri da Foggia, nelle campagne pugliesi, si registra la più alta concentrazione di braccianti stranieri. Alle telecamere di "È Sempre Cartabianca", alcuni di loro raccontano le condizioni precarie e malsane in cui vivono: "È un lavoro massacrante, iniziamo alle 5 del mattino per tornare molto tardi la sera. Il nostro è un lavoro importante perché l'Italia ne ha bisogno, ma viviamo male".
Dopo il lavoro i braccianti rientrano nella baraccopoli di Borgo Mezzanone, frazione di Manfredonia (FG), dove vivono tra i topi senza acqua né luce. "Dentro casa non abbiamo l'acqua, andiamo a prenderla con delle taniche, e non abbiamo neanche l'energia elettrica. Se arriva, ne arriva poca ogni 24 ore. Alcune volte ci scaldiamo con il carbone, ma c'è chi muore così. Sono 10 anni che sono qui in Italia e vivo così", ha raccontato un migrante.
"Non troverai mai un giovane italiano nelle campagne. Al giorno prendiamo 25 euro", aggiunge un altro bracciante mentre mostra alle telecamere della trasmissione la "casa" in cui vive.