L'arrivo con l'auto di lusso e i fuochi d'artificio sparati al termine della messa hanno scatenato l'ira del parroco
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Sta facendo discutere la storia di un ragazzino di nove anni, figlio di un boss barese, che è stato accompagnato in chiesa a bordo di una fiammante Ferrari cabrio rossa, in occasione della sua prima comunione. L'episodio, che risale a domenica 28 aprile, è avvenuto nel quartiere Libertà di Bari. Il padre, al momento detenuto in carcere, non ha potuto partecipare alla celebrazione perché gli stato negato il permesso.
L'arrivo con l'auto di lusso e i fuochi d'artificio sparati al termine della messa hanno scatenato l'ira del parroco don Antonio D'Angelo che poco prima, nella sua omelia, aveva invitato i fedeli a non spettacolarizzare i sacramenti: "Mai viste cose simili che detesto e non approvo affatto - ha commentato - non hanno nulla a che vedere con i sacramenti".