Sono accusati tra le altre cose di concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato, false attestazioni e peculato. Il ministro della Salute: "La musica è cambiata. Per questi farabutti licenziamento immediato"
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I carabinieri hanno arrestato 13 persone nell'ambito di un'operazione contro un caso di assenteismo presso l'ospedale civile San Giacomo di Monopoli (Bari). In tutto sono 46 gli indagati per concorso in truffa aggravata ai danni dello Stato commessa in violazione dei doveri inerenti un pubblico servizio, false attestazioni e certificazioni sulla propria presenza in servizio, falso ideologico e peculato.
I 13 arrestati - Le misure cautelari sono state sottoposte nei confronti dei primari e aiuto primari Angelamaria Todisco (servizio immunotrasfusionale), Gianluigi Di Giulio (radiodiagnostica), Rinaldo Dibello (gastroenterologia), Egidio Dalena (otorinolaringoiatria), Girolamo Moretti (radiodiagnostica), Vincenzo Lopriore (cardiologia), Sabino Santamato (ginecologia) e Leonardo Renna (ginecologia). Ai domiciliari anche l'operatore tecnico della direzione sanitaria Antonio Bosio, l'assistente amministrativo Anna Pellegrini, il collaboratore amministrativo-professionale Giancarlo Sardano e l'infermiera del reparto di ginecologia Giuseppa Meuli. C'è un altro dirigente medico destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari che è attualmente all'estero.
Altre venti persone, tra le quali dieci medici (uno in servizio all'ospedale San Paolo di Bari), cinque infermiere, un operatore tecnico, tre autisti di ambulanza e un parcheggiatore abusivo, sono state sottoposte alla misura dell'obbligo di dimora.
In quattro mesi sottratte 660 ore - Sono 660 le ore di servizio sottratte all'ospedale "San Giacomo" di Monopoli da medici, infermieri e operatori tecnici che, da ottobre 2018 a gennaio 2019, si sarebbero assentati dal posto di lavoro per andare a fare acquisti, al bar o nelle case al mare. Con le loro condotte i 46 indagati, 13 dei quali destinatari di misure cautelari degli arresti domiciliari e 20 dell'obbligo di dimora, avrebbero causato anche un danno economico alla Asl di Bari, quantificato in 25mila euro.
Giulia Grillo: "Licenziamento immediato" - "Questi signori non hanno capito che la musica è cambiata. Non solo andremo a scovare ogni episodio del genere, io chiedo per questi farabutti il licenziamento immediato!". Lo ha affermato via Facebook il ministro della Salute, Giulia Grillo, dopo l'ennesimo caso di dipendenti che abbandonavano il posto di lavoro. "Nessuna tolleranza coi farabutti del cartellino che prendono in giro lo Stato, rubano lo stipendio e vengono meno ai loro doveri verso chi sta male. Fuori i disonesti dalla sanità", conclude.