Il pregiudicato barese 53enne Cosimo Damiano Panza avrebbe minacciato la donna con un coltellino
Approfittando di un permesso premio, un detenuto nel carcere di Lecce avrebbe derubato e tentato di violentare la dipendente 27enne di un'associazione con sede nel centro di Bari, minacciandola con un coltellino. Con questa accusa il 53enne Cosimo Damiano Panza è stato nuovamente arrestato. L'uomo ha precedenti penali proprio per rapina e violenza sessuale.
L'uomo si sarebbe introdotto in pieno giorno nell'ufficio con una scusa e avrebbe poi minacciato la vittima, che in quel momento si trovava da sola. "Dammi i soldi o ti taglio tutta", le avrebbe detto, facendosi consegnare 15 euro e rubando altri 350 euro da una borsa lasciata in ufficio da un'altra dipendente.
Dopo la rapina, Panza ha costretto l'impiegata a seguirlo in bagno tentando di abusare di lei e dicendole: "Se mi denunci ti faccio passare i guai". La vittima avrebbe però reagito riuscendo a spingerlo contro il muro e a fuggire all'edificio, per poi rifugiarsi in un bar lì vicino e chiedere aiuto. All'identificazione di Panza hanno contribuito la descrizione fornita dalla vittima e le immagini di tre circuiti di videosorveglianza.
In carcere è stata poi notificata l'ordinanza di custodia cautelare per i reati di violenza sessuale, rapina aggravata, sequestro di persona e furto, a firma del gip del tribunale di Bari Francesco Pellecchia.