Il giorno del delitto l'uomo aveva detto alla donna che voleva troncare il rapporto
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A quattro mesi dall'assassinio dell'estetista Bruna Bovino, i carabinieri hanno arrestato il presunto killer. E' Antonio Colamonico, l'amante della 29enne di origini brasiliane il cui corpo è stato trovato carbonizzato il 12 dicembre del 2013 nel centro estetico di Mola di Bari. Colamonico, ora accusato di omicidio volontario, il giorno del delitto aveva detto alla donna che voleva troncare il rapporto.
Le indagini si sono concentrate quasi subito su Colamonico sulle mani del quale gli investigatori hanno trovato lesioni (ustioni e graffiature) ritenute dai magistrati sia compatibili con l'incendio appiccato nel centro estetico dopo il delitto per tentare di cancellare le tracce, sia dalle unghiate della donna che tento' o di difendersi, oppure reagì alla volontà dell'uomo di mettere fine alla loro relazione.
Sulla mensola dello specchio del bagno del centro estetico gestito da Bovino i carabinieri hanno inoltre trovato una traccia di sangue che incastrerebbe il presunto killer, cui gli inquirenti sono arrivati al termine di una complessa attività d'indagine, delegata ai Carabinieri del Nucleo Investigativo, e "articolatasi - si legge in una nota della Procura - attraverso numerose assunzioni di persone informate sui fatti e l'esecuzione di consulenze tecniche (autopsia, esame del Dna, consulenza su cellulari e computer, accertamenti sulle cause e modalità di propagazione dell'incendio)".