Si chiama Antonio Colamonico ma si dichiara innocente e si sottoporrà al test del Dna. La 29enne è stata assassinata nel suo centro di bellezza
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Svolta nelle indagini per l'omicidio di Bruna Bovino, la 29enne italo-brasiliana uccisa il 12 dicembre nel centro estetico che gestiva a Mola di Bari. La Procura barese ha formalmente iscritto Antonio Colamonico, 35enne di Polignano a Mare, nel registro degli indagati: per gli inquirenti potrebbe essere l'assassino o aver avuto un ruolo nel delitto. Ma lui replica al Tgr Puglia: "Mi ritengo e sono innocente".
"Sono innocente" - L'indagato Antonio Colamonico, in un'intervista al Tgr Puglia alla domanda "Sei tu l'assassino di Bruna Bovino?" ha risposto: ''Assolutamente no. Sono ignaro di tutto quello che dicono e che stanno facendo''. L'uomo ribadisce davanti alle telecamere: "Mi ritengo e sono innocente. Confido nella magistratura".
Per quanto riguarda un eventuale test del Dna, Colamonico dichiara: "Mi sottoporrò a tutto quello che mi chiederanno. Non c'è problema".
Uccisa con un punteruolo - Le indagini dei carabinieri, coordinati dalla magistratura barese, si sono concentrate in queste settimane sull'analisi dei reperti, oggetti, schede telefoniche e ogni altro elemento utile, sequestrati all'interno del locale dove la ragazza è stata uccisa probabilmente con un punteruolo.
Si aspetta l'autopsia - Si attende nelle prossime settimane il deposito della relazione sull'autopsia per avere certezza della causa della morte e aiutare gli inquirenti a ricostruire l'esatta dinamica dei fatti. Si aspetta anche l'esito degli accertamenti sulle cause dell'incendio appiccato dopo l'aggressione, che ha semi carbonizzato il corpo della vittima.