La denuncia dei sindacati: "Braccianti costretti a vivere in condizioni disumane nelle campagne con paga da fame"
Un gruppo di immigrati di Foggia e Borgo Mezzanone ha simbolicamente occupato la Basilica di San Nicola a Bari per protestare contro lo sfruttamento come braccianti. Poco dopo le 11 i migranti sono entrati in chiesa accompagnati da Aboubakar Soumahoro dell'Usb, il sindacato di base che ha organizzato il sit-in. "In Italia ci sono ancora leggi sul lavoro?", "rispetto per il lavoro", è quanto si legge sui cartelli esposti durante la protesta.
Queste persone "sono costrette a vivere in condizioni disumane nelle campagne con paga da fame", denuncia Soumahoro su Facebook. "L'iniziativa si inserisce nel più ampio percorso di lotta dei braccianti che vivono nei ghetti del territorio foggiano - si legge in una nota del Coordinamento nazionale lavoro agricolo Usb -. Da troppo tempo si attendono risposte e l'avvio di un tavolo regionale sui temi dell'agricoltura e del bracciantato, si chiedono incontri alle istituzioni regionali, in primis al presidente Michele Emiliano, ma finora nulla si è concretizzato. Siamo, quindi, costretti a compiere azioni altamente simboliche con l'auspicio di incontrare le autorità ecclesiastiche della città capoluogo".