INUTILI I SOCCORSI

Bari, influencer 37enne muore durante un intervento di chirurgia plastica

La donna è andata in arresto cardiaco dopo l'anestesia. Aperta un'inchiesta: indagato per omicidio colposo il titolare dell'ambulatorio

11 Apr 2020 - 19:20
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La Procura di Bari ha aperto un'inchiesta sulla morte di una donna di 37 anni di Bisceglie, Alessia Ferrante, durante un intervento di chirurgia plastica in un poliambulatorio privato di Monopoli. La donna, una influencer, sarebbe andata in arresto cardiaco subito dopo la somministrazione dell'anestesia. Il titolare dello studio ha subito chiamato i soccorsi ma gli uomini dell 118 non sono riusciti a rianimare la donna. 

Il titolare del poliambulatorio, il chirurgo plastico Francesco Reho, è formalmente indagato per omicidio colposo. Il professionista è già stato sentito dai carabinieri, a cui ha fornito la sua ricostruzione dell'accaduto. La donna si sarebbe dovuta sottoporre, in anestesia locale, a un intervento di asportazione di tessuto adiposo dalle gambe. Immediatamente dopo la somministrazione del farmaco anestetico, la 37enne ha avvertito un malore ed è andata in arresto cardiaco. In passato si era sottoposta a diversi altri interventi di chirurgia plastica in altri studi medici, mentre l'ultimo, risalente all'ottobre 2019, era stato eseguito nello stesso poliambulatorio del dottor Reho.

"Siamo a disposizione degli inquirenti e collaboreremo, come abbiamo già fatto. Il dottor Reho è estremamente dispiaciuto e affranto per l'accaduto", ha  spiegato l'avvocato Gregorio Baldassarre, difensore del chirurgo. "Gli investigatori - ha precisato - non hanno dovuto procedere a sequestro con sigilli perché è stato il dottor Reho a mettere la struttura a disposizione per i necessari accertamenti. Il professionista è particolarmente dispiaciuto perché con la donna c'era un anche un rapporto di collaborazione professionale, in quanto lei era una promoter delle attività dell'ambulatorio".

 La procura di Bari, secondo quanto si apprende da fonti giudiziarie, disporrà accertamenti anche per capire se l'intervento era da ritenere urgente e non rinviabile per via dell'emergenza coronavirus in corso che ha sospeso diverse attività mediche. 

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