A 38 anni si è spento per un cancro incurabile; la sua storia commosse l'Italia. Il Papa gli telefonò: "La prima benedizione la impartirai a me"
don salvatore mellone barletta © dal-web
Coronò il sogno di ricevere i paramenti sacerdotali due mesi fa quando ormai, per lui, non c'era più niente da fare. Don Salvatore Mellone, malato terminale di cancro, si è spento questo pomeriggio a Barletta. La sua storia commosse l'Italia e divenne nota per la telefonata ricevuta da Papa Francesco: "La prima benedizione che darai da sacerdote - gli disse il Pontefice - la impartirai a me".
Don Salvatore fu ordinato dopo soli quattro anni di seminario, due in meno rispetto a quanti se richiesti abitualmente. L'eccezione è prevista in casi analoghi di malattie terminali, ma a suscitare sorpresa fu proprio il colloquio con Francesco. Al Pontefice furono quindi rivolte le prime parole del neo sacerdote: "Scenda sul Papa la benedizione di Dio onnipotente".
Pur stremato dalla malattia, don Salvatore ha continuato in questi mesi a celebrare l'eucarestia all'interno della sua casa, alla presenza di poche persone. "Cristo mi dice vai e porta conforto a tutti", ripeteva più volte.
I funerali saranno celebrati nella parrocchia del "Santissimo Crocifisso" martedì alle 16,30. A presiedere la cerimonia sarà l'arcivescovo Giovanni Battista Pichierri, lo stesso che il 16 aprile scorso esaudì il desiderio di don Salvatore di dedicare tutta la sua vita alla Chiesa.
Emiliano: sua storia ha commosso italiani - Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, esprime profondo cordoglio per la scomparsa di don Salvatore Mellone. "La storia di don Salvatore ha commosso moltissimi italiani, indipendentemente dal proprio credo religioso - afferma Emiliano in una nota - Il suo desiderio più grande era diventato realtà grazie alla sensibilità del vescovo di Trani, monsignor Pichierri". "Immagino la sua felicità nel ricevere la telefonata di Papa Francesco, il giorno prima di essere ordinato diacono - conclude -. Giungano ai suoi cari i sentimenti di vicinanza miei e di tutti i pugliesi".