Batterio Xylella, ruspe negli uliveti Proteste degli ambientalisti
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Una cinquantina di persone hanno tentato di impedire l'abbattimento delle piante. Secondo gli scienziati, la Xylella sarebbe arrivata tramite piante di oleandro provenienti dalla Costa Rica
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Momenti di tensione in contrada Frascata, nel Brindisino, per l'abbattimento degli alberi di ulivo a causa del batterio Xylella. Arrivate le ruspe utilizzate dai forestali della Regione Puglia per l'eradicazione delle prime sette piante. Gli ambientalisti, una cinquantina, stanno tentando di impedire, anche posizionandosi sui cingolati e salendo sugli alberi, l'avvio delle operazioni del piano per l'emergenza.
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"Bisogna fermare la strage", dicono gli ambientalisti, che hanno parlato con il commissario prefettizio di Oria (Brindisi), Pasqua Erminia Cicoria, che si trova sul posto per verificare la situazione. "Non si possono uccidere ulivi secolari", affermano i manifestanti. Sul luogo anche qualche proprietario di uliveti nella zona del Brindisino da cui inizierà, secondo i programmi, l'esecuzione del piano Silletti contro l'emergenza determinata dal batterio killer.
L'identikit del killer - Secondo gli scienziati, la Xylella sarebbe arrivata tramite piante di oleandro provenienti dalla Costa Rica. Per effettuare il contagio, il batterio ha bisogno di essere "trasportato" da insetti vettori.
Abbattuti i sette quattro ulivi a Oria - Sono stati abbattuti con le motoseghe 7 ulivi attaccati dalla xylella ad Oria, in località Frascata. Appena gli ambientalisti, che presidiavano le ruspe, si sono accorti dell'abbattimento hanno cominciato ad inveire contro gli operai e le Forze dell'ordine che presidiano la zona, ed hanno sbattuto le mani contro la recinzione che li separa dal fondo. Qualche manifestante è stato colto da malore ed è stato soccorso. Gli ambientalisti hanno urlato "Bastardi, assassini", ma non vi è stato alcun contatto fisico.
Ambientalisti su un albero per evitare l'abbattimento - Due ambientalisti sono saliti su un albero per bloccare l'abbattimento degli ultimi tre dei sette ulivi di cui è prevista l'eradicazione. Uno di loro, all'improvviso, è sceso dall'albero e, con un forcone, ha tentato di togliere le ramaglie dal fuoco. Subito bloccato dai carabinieri, è risalito sull'albero. Sul posto vi sono una settantina di ambientalisti che protestano animatamente.