Per gli inquirenti potrebbe trattarsi di un segnale di minaccia diretto al commerciante. Solo venerdì migliaia di persone erano scese in piazza a Foggia per manifestare contro le mafie
© ansa
A poche ore della massiccia adesione al corteo contro le mafie, organizzato dall'associazione Libera a Foggia, un ennesimo attentato dinamitardo è stato compiuto nella provincia. Una bomba è stata fatta esplodere all'alba di sabato davanti a un negozio di biancheria intima ad Orta Nova, a pochi chilometri dal capoluogo pugliese. La deflagrazione ha provocato molti danni: divelta saracinesca, distrutta l'insegna, in frantumi le vetrine e alcuni arredi.
La bomba artigianale era una cosiddetta "marmotta", ovvero un ordigno fatto di polvere pirica che viene solitamente utilizzato per scardinare i bancomat. Secondo chi indaga potrebbe trattarsi di un segnale di minaccia diretto al commerciante in un momento in cui la criminalità organizzata ha bisogno di soldi, anche a causa delle indagini che stanno portando a processo alcuni dei principali boss della mala locale.
Gli inquirenti non escludono tuttavia anche altre piste compresa quella di un legame con il traffico di droga.