INTERROGATORIO DI GARANZIA

Caporalato nel Foggiano, torna libera la moglie del prefetto Di Bari

Nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip, i legali di Rosalba Livrerio Bisceglia hanno evidenziato come l'azienda agricola sia totalmente meccanizzata

05 Gen 2022 - 18:39

Il gip del tribunale di Foggia ha revocato le misure cautelari nei confronti di Rosalba Livrerio Bisceglia, titolare di una delle nove aziende agricole coinvolte nell'inchiesta sul caporalato in Capitanata denominata "Terra Rossa". La moglie del prefetto Michele Di Bari, nonché ex capo del Dipartimento per le Libertà civili e l'immigrazione al Viminale, era stata coinvolta nel blitz che aveva portato all'arresto di cinque persone nel dicembre 2021.

Alla 55enne imprenditrice pugliese sono state revocate le misure personali dell'obbligo di firma e di dimora.

"Azienda totalmente meccanizzata" - E' l'avvocato della donna, Gianluca Ursitti, che ha reso nota la decisione del gip. Durante l'interrogatorio di garanzia "è stato evidenziato come l'azienda agricola sia totalmente meccanizzata e non vengono praticate colture quali pomodoro e ortaggi che richiedono una notevole manodopera, ad eccezione della coltivazione del vigneto della superficie di quattro ettari e mezzo".

Per la fase della raccolta dell'uva, ha sottolineato il legale, "sono state regolarmente assunte 12 persone, impiegate per sei ore giornaliere e per otto giornate lavorative, in ragione di un'organizzazione aziendale ed extraziendale che non consentiva, e non consente tuttora, la raccolta e il trasporto di più di un camion al giorno".

La prova dei pagamenti - Durante l'interrogatorio di garanzia è stato inoltre specificato che "nel 2020, per la raccolta di uva, l'azienda ha assunto sei operai italiani e sei operai extracomunitari. Per questi ultimi era la prima volta che lavoravano presso l'azienda". E' stata poi fornita la prova che i pagamenti sono stati corrisposti secondo quanto previsto dal "contratto di lavoro provinciale e nazionale, avvenuti a mezzo bonifico bancario su Iban in favore dei singoli lavoratori ad eccezione di uno, in favore del quale è stato emesso un assegno circolare poiché non in possesso di Iban".

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