A “Pomeriggio Cinque” la madre della giovane scomparsa racconta: “Non ha avuto rispetto. Eravamo distanziati in uno spazio enorme”
Il funerale di Silvia Ghizzi,31 anni, era stato autorizzato dal Comune di Lecce ma da quanto racconta a "Pomeriggio Cinque" la madre della ragazza è stato interrotto per oltre 20 minuti da una vigilessa per dei controlli. “Ci ha chiesto quanti invitati c’erano. Le ho risposto che non era una festa, ma un funerale. Io stavo piangendo perché ho perso una figlia” racconta Imma. “Continuava ad insistere a volere i nomi e cognomi. Non ha dato alla possibilità al padre di preparare l’altare e stava contando sia il prete sia quelli delle onoranze funebri ma non doveva conteggiarli” riferisce la donna.
Nel filmato del funerale si vedono i partecipanti distanti quattro o cinque metri l'uno dall'altro nello spiazzo all’aperto del cimitero in osservanza alle norme anti coronavirus. “Proseguiva a chiedere nome e cognome a tutti quelli che passavano, anche se non c’entravano niente” – precisa Imma – “Ci ha fatto tardare di venti minuti la celebrazione del funerale e al che il prete ha chiesto alla vigilessa di smettere di urlare e di abusare del suo potere”.