© Italy Photo Press | Eleonora Manta e Daniele De Santis
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Secondo la ricostruzione, il fidanzato ha cercato inutilmente di difenderla. Smentito il fermo di un sospetto
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L'autopsia sul corpo di Eleonora Manta, la giovane uccisa a coltellate assieme al suo fidanzato Daniele De Santis la sera del 21 settembre a Lecce, "ha confermato la ferocia con cui l'omicida si è scagliato contro la donna". A riferirlo è stato il legale della famiglia del giovane arbitro salentino, che ha assistito all'esame necroscopico.
Secondo gli inquirenti, l'assassino si sarebbe scagliato violentemente anche contro Daniele De Santis, più volte raggiunto dai fendenti dopo aver tentato inutilmente di difendere la fidanzata e mentre tentava di fuggire dalle scale dove l'omicida l'ha però raggiunto e ucciso. Secondo alcune testimonianze, i due si erano trasferiti proprio quel giorno, una volta ultimati i lavori di ristrutturazione, nella palazzina di via Montello dove sono stati uccisi.
E' stata intanto smentita la notizia, circolata mercoledì pomeriggio, del fermo di un sospettato: proseguono invece le indagini per dare un nome all'assassino.