Una poesia in spagnolo e l'immagine di una donna con il volto coperto di lividi: gli investigatori hanno capito che quella era la pista giusta da seguire e hanno messo alle strette il fidanzato della 16enne scomparsa misteriosamente
A poche ore dalla confessione del fidanzatino e del ritrovamento del suo corpo, l'ultimo post pubblicato su Facebook da Noemi Durini, la sedicenne di Specchia (Lecce) che era misteriosamente scomparsa all'alba del 3 settembre e che era stata gettata nel pozzo dal ragazzo al quale era legata, suona come una premonizione. "Non è amore se fa male", scriveva la giovane traducendo una poesia in spagnolo pubblicata su una pagina del social network. Parole rese ancora più drammatiche dall'immagine che le accompagnava: il volto di una ragazza coperto di lividi e con una mano premuta sulla bocca. Gli investigatori, partendo proprio da quest'ultima traccia in Rete della giovane, sono riusciti a dipanare la matassa, mettendo alle strette proprio il fidanzato 17enne di Noemi, l'ultimo ad averla vista in vita, fino a indurlo alla confessione.