La perizia psichiatrica

Lecce, fidanzati uccisi "perché felici": l'assassino 21enne è in grado di intendere e di volere

I periti psichiatrici nominati dalla Corte d'assise hanno evidenziato che lo studente sarebbe affetto da un disturbo narcisistico della personalità ma non tale da inficiare la capacità di giudizio

11 Mag 2021 - 13:15
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© Italy Photo Press
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Antonio De Marco, reo confesso degli omicidi dell'arbitro Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta, è in grado di intendere e volere nonché capace di stare in giudizio. E' il risultato della perizia psichiatrica disposta dalla Corte d'assise di Lecce sul 21enne, che la sera del 21 settembre 2020 uccise con brutale premeditazione i due fidanzati colpendoli con 79 coltellate nella loro abitazione, solo perché "erano felici".

Il giovane, studente in Scienze infermieristiche di Casarano, sarebbe affetto da un disturbo della personalità di tipo narcisistico, ma non tale da inficiare la capacità di intendere e volere, tantomeno la partecipazione al giudizio.

I due periti nominati dalla Corte d'assise, il direttore del dipartimento di salute mentale della Asl Roma 3 Andrea Balbi e il neuropsichiatria di Casarano Massimo Marra, hanno evidenziato una "disregolazione degli stati emotivi e comportamentali, una rabbia narcisistica". I risultati della perizia saranno esaminati nel corso dell'udienza del processo programmata per il 18 maggio nell'aula bunker della Corte d'assise.

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