Norman Atlantic, il comandante: "Non sono un eroe, avrei voluto portarli a casa tutti"
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Argilio Giacomazzi, incontrando brevemente i giornalisti fuori dalla sua abitazione in località Campiglia, ha detto: "I complimenti non fanno per me, non servono"
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"Avrei voluto portarli a casa tutti". Lo ha detto il comandante del traghetto Norman Atlantic, Argilio Giacomazzi, incontrando brevemente i giornalisti fuori dalla sua abitazione in località Campiglia, sulle colline de La Spezia. "Sono molto stanco e non chiamatemi eroe. I complimenti non fanno per me, non servono", ha aggiunto Giacomazzi prima di rientrare a casa.
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Giacomazzi, che soffre ancora di una lieve intossicazione per aver respirato il fumo dopo l'incendio sul suo traghetto, e di alcune lesioni patite durante il naufragio, ha ribadito di essere "molto stanco" e di aver necessità di riposo.
Comandante del rimorchiatore: "Giacomazzi un eroe" - "Il comandante del Norman Atlantic è stato eroico. Come lui lo sono stati anche i membri dell'equipaggio. Noi ascoltavamo le conversazioni via radio. E' rimasto lì, per tutto il tempo. Continuava a infondere calma a tutti, a dire che bisognava stare tranquilli. E' riuscito a far sì che la situazione non degenerasse, che non si perdesse la testa". E' il racconto di Luca Zizzi, comandante del Tenax, uno dei tre rimorchiatori Barretta intervenuti per primi per spegnere l'incendio della Norman Atlantic.
"Abbiamo salvato tante vite" - "Siamo orgogliosi, stanchi ma orgogliosi. Abbiamo salvato molte vite, vedevamo la gente lì, ammassata. Rischiavano di bruciare", ha aggiunto. "Abbiamo temuto che si buttassero tutti a mare", ha detto.