Su appello del difensore, il tribunale di sorveglianza di Taranto ha adottato la decisione per "attiva partecipazione all'opera di rieducazione"
Il tribunale di sorveglianza di Taranto ha concesso a Sabrina Misseri, condannata all'ergastolo in via definitiva per l'omicidio della cugina Sarah Scazzi, 495 giorni di liberazione anticipata, pari a un anno e quattro mesi, per il periodo di detenzione dal 15 ottobre 2010 al 15 ottobre 2016. A riferirlo è Il Messaggero. Su istanza del difensore che aveva impugnato il primo no del magistrato di sorveglianza, la decisione è stata presa per "attiva partecipazione all'opera di rieducazione". Anche la madre di Sabrina, Cosima Serrano, condannata anche lei all'ergastolo, beneficia di tale misura.
Sabrina Misseri, come è stato dimostrato, durante la detenzione si è mostrata "collaborativa e disponibile al dialogo", conseguendo il diploma di scuola superiore e partecipando a progetti di rieducazione.
I giorni di liberazione anticipata così concessi, anche se la condannata non ha mai ammesso proprie responsabilità per l'omicidio della cugina, potranno essere sommati ad altri giorni per il 2017, il 2018 e gli anni successivi, sempre che il difensore presenti istanza.