A “Pomeriggio Cinque” il racconto di uno dei membri della baby gang fermati per le violenze nei confronti di Antonio Cosimo Stano
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A “Pomeriggio Cinque” le prime parole di uno degli otto ragazzi fermati per le violenze nei confronti di Antonio Cosimo Stano, il pensionato 66enne di Manduria seviziato da una baby gang e morto il 23 aprile. “Li conoscevo da un mese, una sera mi hanno scritto andiamo a sfottere il pazzo, così siamo andati fino a casa e uno di loro ha iniziato a prendere a calci la porta fino a sfondarla. Dal nulla – prosegue il ragazzo – ha poi iniziato a tirargli schiaffi sul viso e dei calci alle gambe”.
Chi parla dice che avrebbe voluto andarsene: “Gli dicevo di tornare indietro e di fermarsi, io sono rimasto fermo vicino alla macchina, ma loro continuavano”. Poi pochi giorni dopo un secondo raid punitivo nei confronti dell’anziano: “La settimana dopo siamo tornati, solita scena porta sfondata e calci e schiaffi con lui che urlava e chiedeva aiuto”. Il ragazzo, tramite i suoi avvocati, ha fatto sapere di non avere avuto un ruolo centrale nelle violenze.