ATTENZIONE IN ACQUA

Puglia, prolifera l'alga tossica in mare: può causare dei malori

Bisogna evitare il bagno col mare mosso. Situazione monitorata a Bari, Brindisi e Lecce

06 Ago 2015 - 17:47
 © dal-web

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Con il caldo i questi giorni ritorna in alcune località marittime della Puglia l'allarme per le alte concentrazioni di "alga tossica". L'Arpa che tiene monitorata la situazione precisa che nonostante venga chiamata così non crea danni alla salute. Si possono manifestare malori, però, nel caso di mare mosso. L'alga infatti solamente se inalata dà problemi e la nebulizzazione avviene appunto quando le acque sono agitate.

Il direttore dell'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa), Giorgio Assennato, conferma che i suoi tecnici stanno compiendo un monitoraggio costante della presenza dell'alga sottocosta. Nell'ultimo report riferito alla seconda metà di luglio, sono state otto le località (nelle province di Bari, Brindisi e Lecce), in cui la concentrazione del microorganismo supera il limite (30.000 cellule/litro) oltre il quale scatta il "bollino rosso".

E' sui fondali e sulle coste rocciose - spiega Nicola Ungaro, l'esperto dell'Arpa che si occupa dell'alga - che questa microalga si concentra. Ma essendo un fenomeno di natura esplosiva, non è escluso che nel prossimo campionamento l'alga si rintracci anche in altre località".

Al contatto non crea disagi - Non è però con il contatto con la pelle che si scatenato i sintomi causati dalla sua tossina. I problemi, infatti, non sorgono facendo il bagno, ma quando, in presenza di mare mosso, la tossina viene nebulizzata nell'aria e quindi inalata. "E' inalandola - sottolinea Ungaro - che si possono avere sintomi parainfluenzali, congiuntiviti, mal di gola e anche un po' di febbre". "Ma tutto - rassicura - passa nell'arco di 24-48 ore".

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