A "Quarto Grado"

Puglia, sacerdote accusato di abusi sessuali: il Vescovo gli proibisce di dire messa

A "Quarto Grado" le parole del portavoce Vincenzo Paticchio sul caso di Don Carmelo Rampino

23 Mar 2019 - 14:06
 © da-video

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Nel maggio del 2018 è stata depositata una querela per presunti abusi sessuali ai danni di un ragazzino che all’epoca dei fatti aveva nove anni: destinatario un sacerdote della diocesi di Lecce, Don Carmelo Rampino, che secondo la testimonianza avrebbe approfittato della fragilità del ragazzino dovuta al divorzio della madre. Don Carmelo avrebbe sostituito la figura paterna, aiutandolo negli studi e assecondando quello che era all’epoca un suo grande desiderio, diventare un sacerdote. A seguito di questa denuncia altre cinque persone si sono fatte avanti per raccontare la loro storia.

L'arcivescovo di Lecce, monsignor Michele Seccia, ha duramente preso le distanze dopo essere stato menzionato in una telefonata proprio da Don Carmelo e in seguito ai recenti sviluppi della vicenda, Seccia ha adottato delle contromisure nei confronti del sacerdote impedendogli di celebrare messa.

Intervistato da "Quarto Grado", il suo portavoce Vincenzo Paticchio ribadisce la linea dura nei confronti del sacerdote e i provvedimenti presi, ma l'inviata spiega che nonostante la sanzione Don Carmelo avrebbe comunque detto messa nel novembre 2018 e verso la fine dello scorso febbraio. "Il Vescovo non ha poteri coercitivi, deve comminare le sanzioni previste e affidarsi alla responsabilità della persona sperando che vengano rispettate. Essendoci inoltre un grande riserbo sui documenti ufficiali non è stato possibile comunicare agli altri confratelli di non invitarlo a celebrare. Proprio perché non ha adempiuto a questa sanzione, gli è stato anche intimato di allontanarsi".

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