COMPETENZA TERRITORIALE

Resta a Trani l'inchiesta su S&P e Fitch

Il gup ha respinto il ricorso delle due società di rating che chiedevano di trasferire gli atti alle procure di Milano e di Roma

22 Mag 2014 - 17:47
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La procura di Trani è competente ad indagare e a chiedere il rinvio a giudizio per manager e analisti di Standard & Poor's e Fitch, accusati di manipolazione del mercato. Lo ha deciso il gup Angela Schiralli che ha respinto le eccezioni sollevate dalle difese delle agenzie di rating che avevano contestato la competenza territoriale della procura.

Le difese avevano chiesto al gup di trasmettere gli atti ai pm di Milano (per S&P) e Roma (per Fitch), e Standard & Poor's aveva chiesto di dichiarare l'incompetenza della giurisdizione italiana in favore di quella straniera, essendo il reato contestato commesso all'estero da stranieri, ma anche quest'ultima richiesta è stata respinta. L'unica eccezione accolta è stata quella di inviare gli atti del processo al pm di Milano per l'imputato Alessandro Settepani (Fitch Italia).

Il pm Michele Ruggiero, che ha chiesto i rinvii a giudizio dei nove imputati, si era opposto alle questioni di competenza e di giurisdizione e aveva rivendicato di essere competente ad indagare in base all'articolo 10 del Codice di procedura penale. Secondo questa norma, in caso di reato commesso interamente all'estero da stranieri, la competenza è del pm che per primo ha iscritto la notizia di reato.

Manager e analisti di Standard & Poor's e Fitch sono accusati di manipolazione del mercato aggravata dalla "rilevante offensività" (perché il reato è commesso ai danni dello Stato sovrano italiano) e dalla rilevantissima gravità del danno patrimoniale provocato. Ai nove la pubblica accusa contesta di aver diffuso tra maggio 2011 e gennaio 2012 quattro report contenenti informazioni tendenziose e distorte sull'affidabilità creditizia italiana e sulle iniziative di risanamento e di rilancio economico adottate dal governo.

L'ultimo report sotto accusa è quello con cui S&P, il 13 gennaio 2012, decretò il declassamento del rating dell'Italia di due gradini (da A a BBB+). Per Fitch, i tre imputati sono accusati di aver rilanciato dal 10 al 18 gennaio 2012 "indebiti annunci preventivi di imminente declassamento" dell'Italia, mai decretato ufficialmente dell'agenzia Fitch fino al 27 gennaio 2012, creando una potenziale alterazione del prezzo dei prodotti finanziari.

All'udienza, aggiornata al 10 luglio, si sono costituiti parte civile Adusbef e una decina di risparmiatori che lamentano danni economici dalle condotte contestate a S&P e Fitch.

Il procuratore di Trani, Carlo Maria Capristo, ha espresso "soddisfazione" per la decisione del gup che, sottolinea, "premia il meticoloso lavoro svolto dal collega Michele Ruggiero e dagli uomini della sezione di polizia tributaria di Bari della guardia di finanza".

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