La donna, dopo alcuni anni passati tra Milano e Torino, è tornata a Noci (Bari), dove ha preso in mano la bottega di famiglia
Laureata in ingegneria, e con una carriera ormai avviata, Rossella ha deciso di lasciare la strada che aveva scelto per il suo futuro e riprendere quella avviata dal padre, calzolaio di Noci, nel Barese. Dopo aver passato alcuni anni a lavorare tra Milano e Torino, la donna è infatti prima tornata nella sua città di origine e poi, una volta morto il padre, ha preso le redini della sua bottega per continuarne il lavoro.
La bottega Recchia è stata per generazioni un punto di riferimento per Noci, ma con l'ultima erede della famiglia proiettata nel mondo dell'ingegneria sembrava destinata a sparire. Il colpo di teatro è arrivato però a novembre, poco dopo la morte del padre di Rossella, con la giovane ingegnere che entra in bottega e inizia a creare scarpe.
"Ho realizzato – ha raccontato alla "Gazzetta del Mezzogiorno" - il mio sogno, inconfessato. Per gioco, infatti, qualche pomeriggio del doposcuola mi divertivo a fare qualche lavoretto, senza impegno alcuno. Ora ho scoperto, con gioia, di saper fare senza che vi sia stato un insegnamento specifico. Avevo solo guardato e il gene di famiglia, la mia volontà hanno fatto il resto. Con il tempo, ovviamente, migliorerò. Ora sono soddisfatta, entusiasta senza alcun rimpianto".