I reati ipotizzati sono disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime
Ci sono altri tre nuovi indagati di Ferrotramviaria, oltre ai due capistazione di Andria e Corato, nell'inchiesta sul tragico scontro tra treni nel Barese. Si tratta del direttore generale Massimo Nitti, del direttore di esercizio delle Ferrovie del Nord Barese Michele Ronchi e della presidente e legale responsabile Gloria Pasquini. I reati ipotizzati sono: disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime.
I tre dirigenti sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura di Trani, che sta coordinando le indagini. Ferrotramviaria gestisce la linea ferroviaria sulla quale si è verificato l'incidente in cui hanno perso la vita 23 persone. I nomi di Nitti, Pasquini e Ronchi si aggiungono così a quelli di Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, i due capistazione di Andria e Corato già sottoposti ad accertamenti. La stessa società Ferrotramviaria è stata iscritta nel registro degli indagati, ai sensi della legge sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.
Intanto l'avvocato Michele Laforgia, difensore dei vertici dell'azienda, ha annunciato: "Siamo pronti a dare tutti i chiarimenti necessari e a fornire la massima collaborazione possibile ai magistrati inquirenti". Laforgia, che ha depositato in procura la nomina a difensore di fiducia, ha sostenuto che l'iscrizione dei dirigenti è un "atto dovuto", in conseguenza del fatto che alcuni dipendenti della società sono morti nello scontro.
Indagato per disastro ferroviario colposo e omicidio colposo plurimo dalla procura tranese anche Nicola Lorizzo, il capotreno sopravvissuto. Lorizzo, ora ricoverato all'ospedale di Bari, si trovava sul regionale 1021, il treno partito dalla stazione di Andria. Sono dunque sei in tutto le persone coinvolte nell'inchiesta.