La procura di Trani ha spiegato di lavorare "sull'errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale"
Sul binario unico tra Andria e Corato, in Puglia, dove è avvenuto il tragico scontro ferroviario, non c'è automatizzazione ma è previsto un sistema a chiamata tra le stazioni, un "blocco telefonico". Le stazioni e i capistazione devono quindi avvisare dell'arrivo dei treni e trasmettere le informazioni ai macchinisti. Una delle due stazioni non ha quindi bloccato uno dei due treni o uno dei due treni non ha ricevuto o rispettato il blocco.
"Uno dei due treni è di troppo, quale lo chiarirà l'inchiesta", ha detto da parte sua il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti. I due convogli, ha aggiunto, "erano ultramoderni, uno del 2005 e l'altro del 2009, dotati di sistemi frenanti efficienti".
Pm: "Lavoriamo sull'errore umano, ma cosa lo ha provocato?" - Il Pm di Trani, Francesco Giannella, che dirige l'inchiesta, ha detto che "apparentemente abbiamo le idee chiare; questo significa che lavoriamo sull'errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale".
La mancata/inesatta comunicazione - L'ipotesi che al momento sembra più accreditata è quindi quella che uno dei due capostazioni non abbia ricevuto/inviato la comunicazione esatta sulla posizione/situazione del treno in partenza. Dando quindi la "paletta verde" al treno presente nel proprio scalo ferroviario e, di fatto, lanciandolo contro l'altro convoglio.
L'ipotesi di un falso contatto dei semafori - Sul tavolo degli inquirenti ci sarebbe però anche l'ipotesi di un falso contatto che avrebbe attivato uno dei semafori che indica il via libera pre-partenza, inducendo in errore il capotreno che, in quel momento, avrebbe dato per scontato lo scambio di "ok" tra i due capistazione.
I fondi Ue e i ritardi nell'ammodernamento della linea - La linea ferroviaria Bari-Barletta in mano a Ferrotramviaria è da anni oggetto di un "grande progetto", finanziato con i Fondi Ue, che prevede allargamento e ammodernamento e anche il raddoppio dell'intera linea. Dal 2008, da quando cioè la Giunta regionale pugliese ha approvato il Programma Operativo FESR 2007-2013, ad oggi, però, il doppio binario è stato realizzato solo tra Bari e Ruvo, mentre tra Ruvo e Barletta (quindi anche tra Corato e Andria) è rimasto il binario unico.
Nonostante il collaudo dell'intero progetto fosse previsto entro il 2015, i lavori, aggiudicati per lotti, sono ancora in corso. Tanto che solo il 16 giugno scorso, Ferrotramviaria ha comunicato una proroga dal primo al 19 luglio per la scadenza delle domande di partecipazione alla gara proprio per il raddoppio della Corato-Andria.