Due indagati per abusivismo edilizio. Per la magistratura i lavori in corso non sono conformi alle autorizzazioni rilasciate
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Sono due gli indagati nell'inchiesta della Procura di Lecce che ha portato al sequestro probatorio del cantiere dove sta sorgendo lo stabilimento balneare Twiga di Flavio Briatore. Le accuse sono di abuso edilizio in zona soggetta a vincolo paesaggistico e di occupazione abusiva del demanio marittimo. Briatore: "Estraneo agli accertimenti, stop al contratto di licenza del marchio Twiga".
Gli indagati sono l'imprenditore che sta realizzando l'opera, Raffaele (detto Mimmo) De Santeis, rappresentante legale della società Cerra srl, e l'ingegnere progettista responsabile dei lavori, Pierpaolo Cariddi, fratello del sindaco uscente di Otranto Luciano Cariddi. Pierpaolo Cariddi è in lizza come candidato sindaco a Otranto per una lista civica alle prossime elezioni amministrative.
Ad entrambi i carabinieri hanno notificato un avviso di garanzia. Le accuse che vengono contestate sono di abuso edilizio in zona soggetta a vincolo paesaggistico e di occupazione abusiva del demanio marittimo. Questa mattina i carabinieri hanno provveduto ad apporre i sigilli a tutti gli accessi dell'area, mentre è stata concessa la facoltà d'uso per la manutenzione del verde. L'attività investigativa avrebbe consentito di accertare consistenti interventi di sbancamento e spianamento del terreno, lavori edili e modifiche allo stato dei luoghi in violazione della normativa e in difformità con le opere per le quali il Comune di Otranto ha rilasciato la relativa autorizzazione.
Società Billionaire: Briatore estraneo - "Billionaire Lifestyle, proprietaria del marchio Twiga, dichiara di aver sospeso, in accordo con la stessa Cerra srl, sino a quando la situazione non sarà chiarita a livello giuridico, l'unico legame che legava le due società: il contratto di licenza del marchio Twiga". Lo rende noto la società Billionaire dopo le notizie relative al sequestro. La società Cerra è l'impresa che si occupa del progetto dei lavori. La precisazione di Billionaire Lifestyle - si legge nel comunicato - è finalizzata a "tutelare il nome Twiga e quello del suo fondatore, il signor Flavio Briatore, che sono del tutto estranei agli accertamenti in corso. Si ribadisce ancora come il signor Briatore non sia socio di Cerra Srl e non abbia alcun legame con le sue attività, al di là di aver stretto un accordo di licenza del marchio Twiga tramite Billionaire Lifestyle Sarl che permetteva di denominare il locale stesso Twiga".