© Azione Messapica
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Intervento di carabinieri e polizia locale di Manduria nei confronti di un nucleo del Barese che aveva innalzato una tensostruttura in riva al mare. La denuncia di un'associazione locale era diventata virale
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Famiglia del Barese in trasferta a Manduria (Taranto) aveva installato un tendone-gazebo in riva al mare, non lontano dalla Riserva Naturale della foce del fiume Chidro, per trascorrere delle giornate tutti insieme in spiaggia. Ma la "struttura" di circa 30 metri quadri con tanto di finestre non è passata inosservata agli occhi dei residenti che, tramite il movimento politico "Azione Messapica", hanno denunciato l'abuso sui social. Quando le foto sono diventate virali, l'intervento congiunto di carabinieri e polizia locale, hanno portato allo smantellamento della tendostruttura. Ma non solo. La famiglia in vacanza con formula risparmio ha ricevuto anche una multa di 500 euro.
Doveva essere una tranquilla domenica al mare, in una delle zone più belle e turistiche delle terre del Salento, per una famiglia del Barese che si è recata in spiaggia attrezzata per l'occasione. Con una grande tenda da giardino, cioè, montata a due passi dal fiume Chidro.
Le foto della struttura abusiva in spiaggia, posta tra l'altro "nel tratto di mare più vietato del litorale messapico, quello del fiume Chidro oggetto di ordinanza di divieto di balneazione", come riferisce l'associazione, sono diventate virali, suscitando stupore e condanna. E in tanti hanno iniziato a invocare via social l'intervento di sindaco e delle istituzioni.
La denuncia di Azione Messapica era stata ripresa da Lavocedimanduria.it, che ha seguito la vicenda fino al suo epilogo: carabinieri e vigili sono arrivati in spiaggia obbligando i proprietari della tenda a smontarla con tanto di multa di 500 euro per l'occupazione abusiva, come prevista dall'ordinanza sulla balneazione.