il ragazzo sta bene

San Giorgio a Cremano (Napoli), 15enne rapito mentre andava a scuola e poi rilasciato: fermato un 24enne

L'accusa è di sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravato dalla modalità mafiosa

08 Apr 2025 - 23:55
 © ansa

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Rapimento lampo a San Giorgio a Cremano, nel Napoletano, dove un 15enne - figlio di un imprenditore - è stato rapito e poi rilasciato. Ora sta bene. La polizia, infatti, ha subito soccorso il minorenne e fermato un 24enne con l'accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravato dalla modalità mafiosa. 

Rapito mentre andava a scuola

 I fatti si sono verificati intorno alle 8. Il 15enne era uscito di casa e stava prendendo la sua minicar per recarsi a scuola, a Portici, comune confinante con San Giorgio a Cremano, quando sarebbe stato avvicinato da un furgone. Dal mezzo sarebbero uscite due persone che gli avrebbero messo un cappuccio in testa, per poi caricarlo sul mezzo e portarlo via. A dare l'allarme sembra sia stato il titolare di un bar, che ha sentito le urla del quindicenne e assistito alla scena. Quando la notizia si è diffusa, è cominciato il tam tam sui social. Su vari profili è stata diffusa la foto del ragazzo, con la richiesta, rivolta a chiunque avesse visto qualcosa, di collaborare alle indagini.

Chiesto un riscatto milionario

 Non c'è dubbio che il rapimento sia stato compiuto con l'obiettivo di estorcere del denaro alla famiglia del minorenne: il padre è un imprenditore attivo nel settore dell'intrattenimento, piuttosto noto in zona. Sembrerebbe che la famiglia del minorenne e i rapitori si conoscessero. È stato anche chiesto un riscatto, un milione e mezzo di euro, che tuttavia non sarebbe stato pagato. 

Rapitori e famiglia in contatto via chat

 I rapinatori e la famiglia del 15enne si tenevano in contatto via chat. L'avviso del rapimento è stato dato via WhatsApp, in cui si chiedeva di non avvisare la polizia, assicurando che al ragazzo non fosse accaduto nulla. Sempre attraverso messaggi, poi, il padre del giovane ha avuto il via libera per andare a riprenderlo, in un posto prestabilito, tra Licola e Qualiano, nell'hinterland a nord di Napoli. Ma i rapinatori non hanno voluto che fosse lui a recuperare il figlio. E sul luogo indicato ci sono andati gli zii del giovane, scortati dai poliziotti in borghese.

Incappucciato su una sedia e controllato a vista dai rapitori

 Il ragazzo, una volta al sicuro, è stato accompagnato dapprima a casa per salutare la madre, e successivamente in Questura, a disposizione del pubblico ministero. Ha quindi raccontato di essere stato condotto in un'abitazione vuota poco distante dal luogo del rapimento, di essere stato rassicurato circa una pronta liberazione e che non è stato maltrattato. Inoltre ha detto di essere stato incappucciato e bloccato su di una sedia, guardato a vista, almeno da una persona.

Il sindaco: "Grazie alle forze dell'ordine"

 Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, è intervenuto sui social a proposito del sequestro lampo per ringraziare le forze dell'ordine, in particolare la Squadra Mobile di Napoli e gli agenti del Commissariato di San Giorgio a Cremano, per essere intervenute "con tempestività e grande professionalità e aver riportato il 15enne a casa sano e salvo". Ma al tempo stesso mette in guardia dal non diffondere "notizie errate, specialmente in momenti delicati".

"Sui social - ha aggiunto - si era diffusa la notizia che il rapimento fosse avvenuto all'interno della scuola con varie storie diverse, tra cui quella di un padre non autorizzato che aveva preso il figlio da scuola. Ovviamente mi preme chiarire che non è stato così", ha scritto il primo cittadino. "Le scuole hanno ottimo personale che ovviamente sorveglia e controlla la sicurezza degli alunni. Si tratta purtroppo di un evento criminale sul quale in queste ore vi sono gli accertamenti. Purtroppo viviamo in una società dove le notizie, specialmente quelle false, circolano velocemente e specialmente quando fatte da anonimo diventano pericolose e inquietanti".

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