Le accuse, a vario titolo, sono di devastazione e saccheggio, interruzione di un servizio di pubblica necessità, violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale, tutti aggravati dal metodo mafioso.
Sono 9 le misure cautelari scattate per la devastazione del pronto soccorso dell'ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, avvenuta tra il 29 febbraio e il 1 marzo scorso in seguito all'omicidio del 15enne Ugo Russo, morto dopo aver tentato di rapinare un carabiniere. Sette perone sono in carcere, per gli altri due, minorenni, il gip del tribunale dei minori ha disposto l'obbligo della permanenza in casa. Le accuse, a vario titolo, sono di devastazione e saccheggio, interruzione di un servizio di pubblica necessità, violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale, tutti aggravati dal metodo mafioso.