A 14 ANNI DAL DELITTO KERCHER

Raffaele Sollecito dopo il ritorno in libertà di Guede: "Sono assolutamente convinto della sua colpevolezza" | Lo sfogo di Amanda: "Ora dica la verità"

Assolto nel 2015 per non aver commesso il fatto dopo 4 anni di carcere, si confida a Radio 105: "Ho rischiato 30 anni anche per le sue bugie". E chiarisce: "Non è una sentenza in concorso"                                                                                              

24 Nov 2021 - 12:37

"Io sono assolutamente convinto della sua colpevolezza". Raffaele Sollecito commenta così la notizia del ritorno in libertà di Rudy Guede, unico condannato per il delitto di Meredith Kercher, uccisa a Perugia la notte di Halloween di 14 anni fa. Intervistato da Radio 105, chiarisce: "Io ribadisco tutte le volte che non è una sentenza in concorso, in quanto lui dalla Corte di Cassazione ha fatto un processo a parte". "Guede possiede l'enorme potere di guarire le ferite degli altri danneggiati dalle sue azioni. Può dire la verità, assumersi la responsabilità e smetterla di incolparmi per lo stupro e l'omicidio di Meredith Kercher, che moltissime prove dimostrano ha commesso da solo", è invece il commento di Amanda Knox.

"Per Guede una sentenza definitiva come unico responsabile" - Sollecito, che all'epoca dei fatti era fidanzato di Amanda Knox, assolto insieme a lei il 27 marzo 2015 per non aver commesso il fatto, sottolinea che "il concorso era da verificare" mentre Guede "ha avuto una sentenza definitiva come unico responsabile". E aggiunge: "Purtroppo per lui i giudici hanno accettato un rito abbreviato, mentre noi abbiamo fatto un rito ordinario". Su questo, continua, "ci sarebbe da discutere molto perché è molto strano che abbiano fatto due processi separati". 

Le tracce nella stanza del crimine - Sulla sua convinzione che "sia stato Guede" a uccidere Meredith, Sollecito spiega: "Io sono convinto per dei semplici fatti logici, nel senso che nella stanza del crimine le tracce sono soltanto sue; nessuno ha pulito né nella stanza del crimine, né nella scena del crimine, infatti c'è molta sporcizia. Gli unici che purtroppo hanno fatto casini sono gli inquirenti che hanno fatto molti errori. E poi il fatto che lui abbia detto molte bugie. Provo molta amarezza per  il fatto che lui non si sia mai pentito e io ho rischiato di farmi 30 anni di carcere anche per le sue bugie. Lo hanno dichiarato come un bugiardo patologico nelle varie sentenze. Lui di me ha detto di aver visto un'ombra e di avere visto Amanda in lontananza da una finestra. In qualche maniera ci ha tirato in ballo, ci ha coinvolto dopo che lui era scappato in Germania". 

"Non ha fatto chiarezza" - Sui suoi rapporti con Guede dopo l'arresto di Sollecito o di Rudy, risponde che "io e lui non ci conosciamo" e ribadisce che "non gli vorrei dire niente. I danni alla mia vita per lo più sono stati fatti dagli inquirenti. Lui avrebbe potuto fare chiarezza in questo vicenda e non lo ha fatto. Lo dimostra il fatto che mi abbia accusato. A parte accusarmi velatamente, lui ha avuto indifferenza nei miei confronti. Io non posso che rispondere con indifferenza. Non saprei cosa dirgli". 

Con Amanda solo contatti sporadici - Sui suoi contatti con Amanda, Raffaele Sollecito dice: "Ci sentiamo saltuariamente perché non siamo amici stretti. Io sono a Milano e lavoro come ingegnere e lei è in America. L'ho sentita perché mi ha consigliato un giornalista o perché mi ha fatto sapere che è  nata la bambina e le ho fatto gli auguri". 

"Conoscevo pochissimo Meredith" - Su Meredith: "Io ho sempre avuto difficoltà a parlare di Meredith perché non la conoscevo. Questa è una storia davvero brutta perché ero il fidanzato di Amanda in quel periodo, io Amanda l'ho frequentata per due settimane, Meredith l'avrò vista un paio di volte, di lei posso dire pochissimo". 

"Di me hanno dato un'immagine non vera" - Sollecito dice di "capire" chi non crede alla sua innocenza "perché sono stati indottrinati. Hanno dato in pasto di me  un'immagine che in realtà non è mai esistita. Questo è accaduto per anni, quindi non me la posso prendere nemmeno con loro perché loro non sanno, sono ignoranti sulla vicenda e la loro idea è stata filtrata da innumerevoli sciocchezze che sono state dette mediaticamente su questa faccenda. Non posso farci niente su questa opinione, ma prego tutti di approfondire prima di esprimere giudizi". 

Lo sfogo di Amanda - Amanda Knox ha affidato a Twitter un lungo sfogo, in cui specifica che dire la verità sarebbe da parte di Guede un modo per "porre fine a torbide speculazioni sul caso e ripristinare la mia reputazione, danneggiata assieme a quella di Raffaele". "Se solo mostrasse vero rimorso - aggiunge - gli augurerei ogni bene. Le persone cambiano, Rudy è cambiato? Dicono che la verità rende liberi, oggi lui è libero ma deve ancora dire la verità".

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