A causa del maltempo imbarcazioni e motoscafi si sono schiantati contro la scogliera del lungomare
Uno scenario dai contorni apocalittici si è aperto davanti agli occhi degli abitanti di Rapallo, nel genovese: decine di superyacht, motoscafi e barche a vela si sono schiantate contro la scogliera del lungomare, intorno a quella dell'antico castello, simbolo della città. La diga del porto turistico Carlo Riva della città ligure ha ceduto ieri a causa della violenza della mareggiata e le preziose imbarcazioni, di proprietà di alcuni dei più noti imprenditori italiani e stranieri, hanno rotto gli ormeggi. A quanto risulta, uno yacht di proprietà della famiglia Berlusconi è tra le barche affondate all'interno del porto.
"Onde alte 10 metri hanno colpito per ore la scogliera e la loro forza ha rotto la diga per 300 metri. Dopo il crollo del 2000, per un'altra mareggiata, avevamo ricostruito la diga più alta di 1,30 metri portandola a 6,5 metri. Non è stato sufficiente con un evento eccezionale". Lo dice la direttrice del Porto Carlo Riva di Rapallo, Marina Scarpino, durante un sopralluogo tra le rovine delle banchine del primo porto turistico costruito in Italia negli anni '60 da Riva. Prima della mareggiata al porto erano ormeggiate 390 barche, oltre la metà è stata distrutta.