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La Corte costituzionale ha dichiarato infondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal gip del Tribunale di Modena sul "nuovo codice rosso". In particolare i dubbi riguardavano la distanza minima di 500 metri e l'obbligo di braccialetto elettronico: una normativa ritenuta potenzialmente in contrasto con il principio di individualizzazione e con la riserva di giurisdizione in materia di restrizione della libertà personale. La Corte ha sottolineato invece che il braccialetto elettronico è un importante dispositivo funzionale alla tutela delle persone vulnerabili, e che la distanza minima di 500 metri corrisponde alla finalità pratica del tracciamento di prossimità, quella di dare uno spazio di tempo sufficiente alla persona minacciata per trovare sicuro riparo e alle forze dell'ordine per intervenire in soccorso.