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Dopo un percorso di anni, lo Stato ha riconosciuto la loro nuova identità. E il sindaco del comune marchigiano si è offerto di ufficializzare le nozze
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Come spesso accade, a far nascere l'amore tra due persone sono le cose in comune. È stato così anche per Asterio Tubaldi Maura Nardi, 41 anni a novembre, ed Emanuele Loati, 25 anni, una giovane coppia di Recanati, in provincia di Macerata, che presto si unirà in matrimonio. Ma a differenza della maggior parte delle coppie, i due ragazzi condividono l'aver vissuto un percorso di transizione di sesso. Un cammino a volte anche molto complesso.
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Anche per i documenti d'identità - Maura ed Emanuele sono finalmente una donna e un uomo anche per lo Stato italiano. La loro storia - come riportano Il Resto del Carlino e Radio Erre - sembra aver trovato il lieto fine. Nei giorni scorsi infatti l'ufficio anagrafe del Comune di Recanati, dove entrambi vivono e lavorano, ha provveduto a rettificare e a consegnare loro le nuove carte d'identità a conclusione dei rispettivi percorsi di transizione, dal genere maschile al femminile per Maura, dal femminile a maschile per Emanuele. Mancava solo quest'ultimo tassello, racconta la coppia, per coronare il loro sogno d'amore: "Siamo una coppia e stiamo pensando alla nostra unione e al nostro futuro. Per noi è una cosa naturale, ma sappiamo che per molti non è così".
Un percorso difficile - Le cose però non sono state sempre così facili. Maura ha intrapreso il suo percorso nel 2016, a 35 anni, quando già una rara malattia alla retina l'aveva costretta alla cecità: è stata la prima non vedente in Italia a cambiare sesso, eppure per lei la vera disabilità con cui ha dovuto avere a che fare sono stati i pregiudizi delle persone: "Se da un giorno all'altro non vedi più, in qualche modo puoi riorganizzare la tua vita ed è quello che ho fatto. Con l'identità di genere non puoi scendere a patti ed esiste un solo modo che si chiama transizione. Puoi lottarci per un po', ma alla fine sei costretta a cedere anche perché in ballo c'è la tua vita".
"Certi percorsi non si fanno per gioco, per noia o per esibizionismo - sottolinea Maura - ma per una autentica necessità che emerge al culmine di un profondo malessere". La 41enne rievoca gli ultimi sette anni e le difficoltà di quel percorso, reso possibile - ha raccontato - anche grazie al sostegno terapeutico e all'aiuto ricevuto dal Movimento transessuale di Bologna: "Non è stato facile, ma sono stata sempre accompagnata dalla consapevolezza e la convinzione che stavo facendo la cosa giusta", aggiunge Maura.
L'annuncio del sindaco - "Abbiamo tutti accolto con piacere questa decisione, non ci sono stati pregiudizi - spiega Antonio Bravi, sindaco di Recanati - Se Maura ed Emanuele decideranno di celebrare le nozze in Comune li sposerò io con immenso piacere. Siamo una comunità aperta a tutte le situazioni", ha detto il primo cittadino del piccolo comune marchigiano.