L'appello

Reggio Calabria, "Datemi una casa in cui posso vivere". Lancia una petizione online e raggiunge 46mila firme

Il precedente alloggio popolare era stato occupato abusivamente dopo che si era allontanato per un periodo a causa di un intervento salvavita. Quello attuale è insalubre per le sue condizioni di salute

28 Apr 2025 - 07:00
 © Da video

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Un 36enne, Alessandro Giordano, vive a Reggio Calabria e da quando aveva otto anni è costretto a fare i conti con una malattia che lo ha costretto alla dialisi per 16 lunghi anni. Poi il trapianto di rene, ma i rischi per la sua vita permangono. A peggiorare la situazione c'è il fatto che Giordano vive in una casa non idonea. Il 31 marzo, Alessandro ha così deciso di lanciare una petizione sulla piattaforma Change.org per chiedere l'assegnazione di un alloggio popolare. Finora, il suo appello è stato sottoscritto da oltre 46mila persone.

Il racconto - "La mia vita - spiega Giordano nel testo che accompagna la petizione - è costantemente appesa a un equilibrio precario: ogni infezione può compromettere il mio rene, ogni batterio può diventare un nemico. Eppure a peggiorare le cose non ci si mette solo la malattia, ma le istituzioni". Nel 2006, racconta, gli era stata assegnata una casa popolare ad Arghillà, quartiere popolare di Reggio Calabria. Nel 2008, però, è stato costretto ad allontanarsi per un intervento salvavita e, al ritorno, ha scoperto che il suo appartamento era stato occupato e distrutto e i mobili rubati. "Da allora, è iniziato il mio calvario che dura fino ad oggi. Ho provato a sollecitare in tutti i modi le istituzioni: denunce, pec, richieste di assegnazione alternativa. Nulla. Nessuno mi ascolta. Nessuno si assume le proprie responsabilità", afferma Giordano.

"Oggi vivo in affitto - racconta ancora - in un'abitazione certificata dall'Azienda sanitaria provinciale come inidonea alla salute: muffa ovunque, funghi, infiltrazioni d’acqua, umidità costante. Per un immunosoppresso come me, questo è un ambiente altamente pericoloso. Ho avuto più ricoveri da 12 giorni l'uno per infezioni respiratorie gravissime trattate con antibiotici endovena. Chiedo che il Comune di Reggio Calabria e l'ATERP mi assegnino subito un alloggio idoneo alla mia salute", conclude.

In un aggiornamento pubblicato il 15 aprile sulla pagina della petizione, Giordano fa sapere che "dopo la petizione e la mobilitazione nazionale, la Garante della Salute della Calabria, Anna Maria Stanganelli, è venuta a trovarmi di persona per verificare la mia situazione e cercare un modo per aiutarmi a risolvere questo problema urgente. Sono passati dei giorni ma ancora non si sa nulla, aspettiamo, diamole tempo e vediamo cosa succede".

In un ulteriore aggiornamento pubblicato il 18 aprile, il 36enne spiega inoltre che "i servizi sociali sono finalmente venuti a farmi visita. Mi è stato detto che prepareranno una relazione dettagliata da trasmettere all'ATERP, per confermare tutto ciò che è già ampiamente noto".

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