Un anonimo acquirente ha offerto 1800 per il tesoro delle cantine, ma in "vetrina" sono finiti anche arredi e complementi. Il legale dei familiari che nel 2017 hanno perso qualcuno: "Una scelta macabra"
Vini preziosi, birre, champagne direttamente dalle cantine dell'Hotel Rigopiano, l'albergo scampato in parte alla valanga che nel 2017 uccise 29 persone. E' il macabro annuncio visibile sul sito "Aste Giudiziarie" dal quale è possibile acquistare "il tesoro" nascosto della Spa di Farindola. E, a quanto pare, un acquirente è stato trovato: la base d'asta, del 30 ottobre, era 700 euro, poi rilanciata a chiusa a 1800 da un anonimo acquirente. Una scoperta che ha sconvolto i familiari delle vittime.
"Le ha messe in vendita - la denuncia del legale dei parenti delle vittime - il curatore del Fallimento 70/2010, Del Rosso srl, mentre non è conosciuto chi
farà il macabro brindisi al prezzo di aggiudicazione di 1.800 euro e ha partecipato per rilanciare, dato che il prezzo base era di 700 euro". Quello che "ha sconvolto i miei assistiti è che vi è stata una macabra asta che ha visto più persone competere per assicurarsi le bottiglie della cantina della
morte".
Secca la replica del curatore sotto accusa: "Le cose non stanni in questi termini, Con l'autorizzazione del giudice li sto mettendo in vendita, ma non c'è alcun collegamento tra i beni all'asta e le vicende che riguardano la valanga che ha poi travolto l'albergo, così come non c'entrano le vittime. Sono commenti speculativi".
Sarà. Ma all'asta non ci sono solo i vini ma anche gli arredi dell'hotel compresi quadri, specchi, cornici, sculture, poltrone, tavoli, librerie e scrittoi. Insomma, in vetrina è finito di tutto quel che si pensa possa essere riutilizzato, persino un'autoclave, la sega da banco, caldaie e pellets. E, a leggerlo, fa un certo effetto.