Alle 15.30 del 18 gennaio, nelle ore decisive per i 33 prigionieri dell'hotel, si stava svolgendo un vertice tra il governatore della regione, prefetti e tecnici
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Alla vigilia del primo anniversario della strage dell' Hotel Rigopiano, in cui hanno perso la vita 29 persone, spunta una riunione "segreta" svoltasi tra il governatore della regione Abruzzo e alcuni prefetti e tecnici. Un vertice di cui non esiste alcun verbale, ma che viene portato alla luce dalle carte dell'inchiesta attraverso un'intercettazione del Presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco.
L'incontro si sarebbe svolto alle 15.30, orario decisivo per i 33 prigionieri dell'Hotel Rigopiano, contemporaneamente al lavoro dei Centri di coordinamento e soccorso attivati dalla Provincia di Pescara e, secondo quanto riporta Il Messaggero, questo vertice avrebbe distolto l'ex prefetto, Francesco Provolo, dalla supervisione della sala operativa negli istanti decisivi in cui una prima richiesta di soccorso per Rigopiano non viene presa in considerazione e si parla di tutto ma non della situazione in quella zona. Anzi, quando Di Marco cerca l'attenzione del braccio destro del governatore dicendo che ci sono problemi seri e che servono turbine, Claudio Ruffini risponde: "Lo so, ma questa è una riunione per questi motivi qua". Tradotto, stiamo parlando di altro: paesi isolati per la neve e black out. Anche se una mail dall'Hotel era già arrivata all'indirizzo della regione alle 13.57. Una mail che parla di "situazione preoccupante", "due metri di neve" e "gasolio per il gruppo elettrogeno che potrebbe bastare fino a domani". A questa richiesta nessuno ha mai risposto.