La conduttrice televisiva, figlia del Generale ucciso dalla mafia, commenta a Tgcom24 l'indicazione della Cassazione sul numero uno di Cosa Nostra
© agenzia
"Mio padre mi ha sempre insegnato che devo credere nella giustizia, ma una decisione come questa, per la prima volta in tanti anni, mi porta a non credere più in essa": così Rita Dalla Chiesa commenta a Tgcom24 l'indicazione della Cassazione sul futuro di Totò Riina. "Mi sento male a dire ciò - ha aggiunto - poiché vado contro tutto quello che mi ha insegnato mio padre. Ma dov'era la sua dignità quando l'hanno ucciso? Dov'era la dignità di Falcone e Borsellino?".
"Riina è un uomo, se così si può chiamare - ha concluso la Dalla Chiesa - che non si è mai pentito o chiesto perdono. Mi piacerebbe conoscere i medici che hanno stilato il referto con le sue malattie così da scoprire se è vero o meno".