Marcello Colafigli, detto "Marcellone", ha ispirato il personaggio del "Bufalo" nel libro "Romanzo Criminale"
I carabinieri di Roma hanno arrestato 28 persone nell'ambito di una maxi operazione contro un gruppo criminale. A capo dell'organizzazione c'era uno dei promotori storici della Banda della Magliana, Marcello Colafigli. Nonostante fosse in regime di semilibertà, l'uomo sarebbe riuscito a pianificare cessioni e acquisti di ingenti quantitativi di droga dall'estero, mantenendo rapporti con esponenti della 'ndrangheta, della camorra e della mafia foggiana.
Marcello Colafigli, detto "Marcellone", ha ispirato il personaggio del "Bufalo" nel libro "Romanzo Criminale" e a 70 anni, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, non aveva lasciato la scena criminale della Capitale. Colafigli è stato riconosciuto unitamente a Franco Giuseppucci, Enrico De Pedis, Maurizio Abbatino e Nicolino Selis, come uno dei promotori della Banda della Magliana, attiva a Roma tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '90. Condannato a più ergastoli, è statoi riconosciuto colpevole anche del sequestro e dell'omicidio del duca Massimo Grazioli Lante della Rovere (considerata come l'azione con cui la Banda ha iniziato la propria attività criminale), e dell'omicidio, come mandante, di Enrico De Pedis, detto "Renatino".
Le 28 persone arrestate sono accusate a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, di tentata rapina in concorso, tentata estorsione in concorso, ricettazione e possesso illegale di armi, procurata inosservanza di pena e favoreggiamento personale.