I giovani sono accusati di violenza sessuale di gruppo e rischiano tra gli 8 e i 14 anni di carcere
© Ansa
Il gup di Roma deciderà in autunno sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura per tre persone accusate di violenza sessuale di gruppo ai danni di una atleta olimpionica azzurra, vincitrice di alcune medaglie, avvenuta in un locale a Trastevere nel febbraio del 2022. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, grazie alle indagini svolte dai carabinieri Erminio Coni, Andrea Finotto e Alessio Costella, tutti originari dell'Oristanese e con un passato in squadre di calcio di promozione o seconda categoria, hanno riconosciuto l'atleta e si sono avvicinati per scattare con lei alcune foto. Dei selfie per immortalare l'incontro con la campionessa. Una volta avvicinatisi, però, scattata la molestia sessuale alla ragazza.
Abusi sessuali che hanno fatto scattare la reazione della vittima e dei suoi amici che erano presenti nel locale. Un diverbio accesso terminati con l'arrivo dei militari dell'Arma. Un brutto episodio che l'atleta ha voluto cristallizzare in una denuncia presentata dopo due settimane e che è finita all'attenzione dei magistrati della procura capitolina che si occupano dei reati di violenza sulle donne. Nel racconto fornito agli inquirenti la sportiva azzurra ha fornito i dettagli di quella serata che doveva essere spensierata e di divertimento ma che per lei si è trasformata in un vero e proprio incubo. Della vicenda ne scrive il Messaggero.
Lei era lì in compagnia di amici e al tavolo di fronte i tre indagati che si trovavano a Roma probabilmente in vacanza. "Ti va di fare una foto con noi?", la richiesta. Una proposta a cui l'olimpionica non si è sottratta ma che in pochi istanti si è trasformata in tutt'altro. Dopo averla accerchiata, approfittando forse del clima disteso e di divertimento, il branco ha cominciato ad abusare fisicamente di lei con una azione via via sempre più esplicita. Il tutto davanti a decine di testimoni e agli amici della vittima che sono immediatamente intervenuti: ne è nata una sorta di rissa che ha portato i proprietari del locale, uno dei luoghi più noti della movida trasteverina, ad allertare le forze dell'ordine. I carabinieri hanno identificato i tre e poi, dopo alcuni giorni, la vittima ha trovato le forze di denunciare tutto. La parola passa ora al giudice per udienze preliminari che dovrà vagliare la richiesta di processo sollecitata dai pm di piazzale Clodio.