Dieci attivisti sono entrati in acqua esponendo uno striscione con la scritta "non paghiamo il fossile" e urlando: "Il nostro Paese sta morendo"
Ennesimo blitz degli ambientalisti, che hanno colpito di nuovo a Roma. Circa dieci attivisti di Ultima generazione hanno gettato un liquido nero, carbone vegetale, nella Fontana di Trevi. Esponendo uno striscione per sostenere la campagna "Non paghiamo il fossile", i giovani ambientalisti sono entrati in piedi dentro la fontana urlando "Il nostro Paese sta morendo", tra gli insulti dei passanti e dei turisti. La polizia locale ha interrotto la manifestazione. Gualtieri: "Basta con queste assurde aggressioni ai monumenti".
Prima i giovani attivisti hanno lanciato in acqua liquido nero, poi sono entrati nella fontana esponendo il loro striscione.
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha condannato il blitz con queste parole: "Basta con queste assurde aggressioni al nostro patrimonio artistico. Oggi imbrattata la Fontana di Trevi. Costoso e complesso il ripristino. Invito gli attivisti a misurarsi su un terreno di confronto senza mettere a rischio i monumenti".
"Fortunatamente la prima stima è che non dovrebbero danni permanenti - aggiunge il primo cittadino - perché la vernice nera si è depositata tutto attorno al materiale di impermeabilizzazione, non sul marmo, e dovrebbe essere possibile rimuoverla senza danni permanenti. Il rischio è quando va sul marmo che è poroso".