Il primo agosto, il cantautore e regista ha presentato una denuncia ai carabinieri
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Il cantautore e regista 72enne David Riondino è stato vittima di una truffa telefonica. All'artista sono stati sottratti 11.422 euro - attraverso 23 bonifici da 495 euro più commissioni - da un finto bancario. A raccontare la disavventura è stato lo stesso Riondino in un'intervista a Il Messaggero. "Quell'uomo al telefono è stato incredibilmente abile a carpire la mia fiducia e a spacciarsi per un bancario professionista, senza tradire alcuna inflessione. Aveva voce impostata e linguaggio forbito. Faceva riferimento a meccanismi informatici specifici. Mi ha convinto di essere finito al centro di un attacco di truffatori online e che solo seguendo le sue istruzioni li avrei fermati. Attenzione, potrebbe capitare - e capita - a chiunque", ha detto l'artista, che il primo agosto ha presentato una denuncia ai carabinieri di viale Eritrea, a Roma.
Il racconto - "Era un caldo giorno di fine luglio. Sul telefonino ricevo un messaggio che sembrava a tutti gli effetti uno di quelli inviati da Nexi (piattaforma per pagamenti online, ndr) in cui venivo informato che era stato appena intercettato dalla banca l'acquisto sospetto di uno smartphone e di mettersi subito in contatto con l'operatore al numero 350 8042154. Ho chiamato e dall'altra parte mi ha risposto il millantatore. Gli ho anche chiesto 'Come faccio io a sapere che lei non mi sta facendo la truffa?'. 'Dai messaggi di conferma che le arriveranno dalla banca', ed effettivamente ogni volta che seguivo le sue istruzioni, mi arrivava un messaggio di conferma", ha spiegato l'artista.
"Siccome ero nel mirino di questo attacco per cui gli hacker cercavano di entrare nel mio conto, io dovevo contrattaccare scrivendo 'annullo il versamento' in una disposizione, ma in realtà mi faceva bonificare. In rapida successione quell'uomo mi ha fatto inserire i codici per effettuare in serie 23 bonifici da 495 euro, più 1,61 di commissione (di trattava di bonifici istantanei, ndr); io credevo di bloccare l'hacker, invece mi sono reso conto solo dopo di avere versato su tre conti differenti intestati ad altrettante donne dei soldi", ha aggiunto Riondino, che specifica di aver avuto qualche dubbio, ma "lui era pronto a ribattere punto su punto". Intanto, le beneficiarie dei conti si sono rese irreperibili.
Riondino, nel 2011, era stato vittima di un'altra truffa insieme ad altri vip: quella di Gianfranco Lande, il Madoff dei Parioli. "Purtroppo. Fui consigliato da altri personaggi del mondo dello spettacolo che erano stati suoi clienti a investire con lui", ha concluso l'artista.