Nell'organizzazione con sede a San Basilio, smantellata dai carabinieri, ognuno aveva il suo ruolo: centralinisti e "rider" gestivano le consegne
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Pubblicizzata sui social e consegnata a domicilio ai clienti fidelizzati. Così una banda di spacciatori del quartiere San Basilio gestiva il traffico di droga a Roma per un giro d'affari complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro all'anno.
C'era il centralinista che organizzava le consegne e si occupava di guidare i "rider" fino all'abitazione del cliente o gli stessi clienti al luogo di consegna. L'assetto della banda assicurava affari d'oro ma soprattutto l'abbattimento della concorrenza su una delle piazze più specializzate d'Italia. I carabinieri del comando provinciale di Roma hanno arrestato 5 persone coinvolte nel traffico di droga, alcune condotte in carcere, altre agli arresti domiciliari. L'accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso". Le indagini, svolte da ottobre a dicembre 2022, hanno consentito di ricostruire come la banda fosse già in attività dal 2019 con circa 5.000 contatti al giorno negli ultimi due mesi.
Per fidelizzare i clienti, la banda aveva architettato anche un sistema di pubblicità tramite i canali social con tariffari, orari e offerte ad hoc. Si andava da 0,6 grammi di coca a 30 euro, un grammo a 50 e 5 grammi a 200 euro, con possibilità di ordinare ogni giorno dalle 14 alle 2 di notte. Un sistema di spaccio "astuto" lo definisce il gip di Roma Annalisa Marzano. L'ordine partiva dalle chat e veniva gestito con le stesse modalità di un qualsiasi food delivery. Tra i metodi di consegna utilizzati, anche il taxi messo a disposizione da uno degli indagati. Nel corso delle indagini, a riscontro delle attività investigative, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato 3 persone e sequestrate migliaia di dosi di cocaina, rinvenute all'interno di una cantina utilizzata per lo stoccaggio dello stupefacente.